Alcune donne si affidano al loro senso estetico, altre invece alle riviste di moda.
Anch’io consulto le riviste di moda, per tenermi aggiornata sulle novità. Ogni tanto mi capita di rimanere allibita di fronte ad alcune proposte che – a mio avviso – rasentano il ridicolo: abbinamenti fantasiosi, sovrapposizioni assurde, volumi esagerati, assolutamente impensabili nella vita reale di ogni giorno! Sono proposte sconcertanti, che sembrano prendersi beffa del buon gusto in generale.
Immagina la reazione dei tuoi colleghi se ti presentassi in ufficio con un ampio cappotto dalla forma a uovo, con le maniche lunghe tanto da coprire le dita delle mani, oppure con una giacca abbinata a un ampia gonna plissettata sovrapposta a un paio di pantaloni che si afflosciano sulle scarpe…!
So bene che per i fashion stylist la creatività e l’innovazione sono essenziali: la loro è una forma d’arte, che mette in scena l’estro. Le creazioni realizzate per le sfilate di moda e i servizi fotografici non sono finalizzati a valorizzare la donna né a sostenere il valore della donna in carriera; non considerano la sua fisicità, le sue esigenze quotidiane, gli spostamenti che è costretta a percorrere per passare da un ufficio all’altro, per recuperare i figli a scuola, per fare la spesa; non tengono conto delle sue aspirazioni né di ciò che ogni donna desidera esprimere con la sua immagine.
Il loro mestiere è giocare con modelle (la cui fisicità non riflette la maggior parte delle donne), abiti e accessori in modo bizzarro e inverosimile.
Io lavoro su un obiettivo diametralmente opposto. Il mio scopo è esaltare la bellezza femminile delle donne di successo e trasformarle in vere icone di stile. Per farlo, non parto da una tela bianca, ma ho un punto di partenza molto chiaro e preciso: tu, con le tue caratteristiche e le tue esigenze.