Le opportunità non danno mai preavvisi: in un normale giorno di lavoro potresti incontrare all’improvviso proprio il titolare dell’azienda con cui vuoi iniziare una collaborazione, ed è meglio essere pronta a dare il meglio di te.
Come mi è capitato quella volta, quando ancora lavoravo nell’azienda di famiglia…
Era una fredda mattina d’inverno e al suono della sveglia, invece di alzarmi subito, mi sono girata dall’altra parte e riaddormentata all’istante nel tepore del piumone.
Ero stanca perché la cena con i clienti della sera prima si era prolungata più del previsto e avevo fatto tardi. Quando la sveglia si è fatta sentire di nuovo, mi sono alzata e preparata in fretta; ho aperto l’armadio e afferrato i primi capi che ho trovato (un paio di jeans scoloriti, un maglioncino di lana e un paio di scarpe basse), mi sono più o meno truccata e legata i capelli in una coda veloce: tanto non dovevo incontrare nessuno, zero appuntamenti in agenda!
Mentre mi stavo occupando della corrispondenza in sospeso e delle scartoffie sulla scrivania, mi hanno avvisato della visita improvvisa di un vecchio cliente (gli stavo dietro da diverso tempo perché negli ultimi anni non aveva più acquistato da noi). Lo ricordavo come un bell’uomo sulla cinquantina, dall’aspetto impeccabile, sempre elegante e distinto: ho abbassato d’istinto lo sguardo sui miei abiti e mi sono pentita di aver preferito oziare nel lettone invece di rendermi presentabile!
Impacciata e imbarazzata, ho sentito il bisogno di giustificarmi per il mio aspetto dimesso: la consapevolezza di avere un aspetto trascurato stava influenzato il mio modo di pormi, sentivo di avere meno potere nella trattativa, ero più insicura e meno persuasiva. Una brutta sensazione, davvero.
P.S. Vuoi sapere com’è andata a finire? Ha ricominciato a lavorare con noi, in fondo tra di noi c’era un rapporto di lunga data e conosceva la qualità del nostro prodotto. Però non posso fare a meno di chiedermi: avrei ottenuto lo stesso successo, se mi avesse visto per la prima volta?