COME MODULARE IL PROPRIO STILE A SECONDA DELLA DIVERSA TIPOLOGIA DI CLIENTE

Nel mondo degli affari un’immagine curata è utile per comunicare con maggiore incisività, infondere fiducia e autorevolezza.

Se ti invitassi ad immaginare un professionista o un imprenditore di successo, come lo descriveresti a livello di immagine?

Generalmente viene identificata in colui che indossa un completo elegante, dal taglio formale e rigoroso. Eppure, non dobbiamo dimenticare che a fronte di tanti professionisti che hanno l’esigenza di indossare un abito classico dallo stile più impostato per promuovere la propria attività, ce ne sono altri, altrettanto interessanti, che si rivolgono ad una tipologia di clientela dallo stile più semplice e che possono concedersi la leggerezza di un’immagine più pratica, distesa e meno impettita.

Se i primi per adempiere al loro ruolo devono ricorrere ad un look rigido e formale, altri possono quindi adottare uno stile più rilassato.

Tuttavia ciò non toglie che possano essere entrambe considerate delle persone di grande successo, brillanti ed efficienti. Anzi, talvolta si rende proprio necessario adottare uno stile più informale.

La scelta degli abiti da lavoro va vagliata e modulata in base a criteri differenti: un aspetto di cui tenere presente è certamente la tipologia di clientela a cui ci si rivolge. Sappiamo quanto sia determinante entrare in empatia con il nostro cliente. Cogliere i suoi pensieri e le sue emozioni ci aiuta a comprendere meglio le sue esigenze e a gestire con più efficacia la trattativa. E’ un meccanismo naturale: se il tuo cliente percepisce di essere capito e si sente sereno in tua presenza, ti attribuirà questa piacevole sensazione, giudicandoti in modo positivo.

L’abbigliamento, grazie alla sua componente comunicativa, può incentivare la nostra capacità di creare la giusta sintonia. In alcune circostanze un look troppo formale e ricercato può fungere da barriera, creare un distacco e mettere a disagio il nostro interlocutore.

Uno stile informale ha il vantaggio di essere più “alla mano” ma, in ambito professionale per essere efficace non va mai comunque frainteso con “improvvisato”. Un aspetto curato e in ordine denota la capacità di occuparsi di se stessi e dunque del proprio lavoro.

Nessun dettaglio va trascurato, a partire da un’accurata igiene personale,

Orologio, cintura, calze e scarpe, quando abbinate con buon gusto e con un certo criterio, possono nobilitare all’istante anche l’outfit all’apparenza più semplice. Scarpe sporche o consumate vanno evitate perché attribuiscono un’immagine trasandata.

Una camicia ben stirata, infilata in un bel paio di pantaloni e abbinata ad un caldo e avvolgente maglioncino di cashmere può essere una valida alternativa alla giacca in inverno.

Salvo muoversi in contesti particolarmente creativi ed originali, prediligere una gamma di colori sobri e adatti a comunicare fiducia e professionalità come ad esempio il blu nelle sue diverse tonalità.  Le tasche dei pantaloni non vanno riempite troppo: portafogli, chiavi, monete o cellulari col tempo tendono a deformarle. Meglio dotarsi di una bella 24 ore capace di aggiungere professionalità all’insieme.

E naturalmente gli eccessi di qualunque tipo sono da riservare al tempo libero.

Il mio compito è quella di sostenere sempre più professionisti nella loro affermazione professionale attraverso uno studio accurato dell’immagine personale. Se anche tu coltivi sogni ambiziosi o più desideri acquisire maggiore sicurezza per condurre con più efficacia le tue relazioni d’affari, contattami in privato: silvia.frisone@live.com

Silvia Frisone

“Il successo è anche questione di immagine”